Carla Pugliano

Professor Rolando Bellini

“L’incontro degli occhi con i quadri di Charlotte crea un’aura magica per ogni singolo dipinto in cui il soggetto o tema rappresentato ha la sua importanza e  consente di percepire pienamente ciò che più conta, il corpo della pittura. Sono questi dipinti intensi testi pittorici in cui a prevalere è appunto la presenza della pittura. In forza dei soggetti raffigurati, ogni singolo dipinto sembra riecheggiare riverberi classicisti, romantici, simbolisti che si sommano a dichiarati riferimenti iperrealisti esaltanti ogni dettaglio figurativo. E così la puntuale restituzione anatomica dei corpi può proporsi come una lezione sperimentale un’esaltazione  anatomica contaminata o accompagnata da singolari e curiose implicazioni richiamanti altri universi paralleli.  Ciò finisce per condurre lo sguardo su una frontiera dove iperrealismo e surrealismo si sfidano generando  scenari di sogno.  Questi quadri, ebbri di pittura di una sensualità particolare, se osservati a lungo lasciano scoprire poco a poco i loro segreti. Incominciamo col dire che i corpi, perlopiù nudi colti in posture audaci vincolate a strumenti immaginari di modelli e modelle ritratti nel proporsi attraverso restituzione analitiche aderenti al vero, sembrano mettersi in mostra rispecchiandosi in grandi superfici riflettenti specchi in cui si raccoglie irradia  ogni lume trascorrente. Assumendo pose estreme che ne esaltano le anatomie, questi corpi, questi ritratti fisiognomici azzardano raffigurazioni identitarie in grado di attirarci dentro la pittura. Si ha la sensazione di essere a tu per tu con i modelli per frutto di una commistione sub naturale tra immagini e una vera proprio restituzione di un modello di una modella vivente. L’esito presenta comunque un corpo una presenza fisica scottante attrattiva, vincolata eroticamente alla pittura, parte viva e calda di un unico testo pittorico vibrante esito di una insistita elaborazione pittorica a cui i titoli che l’autrice dà finiscono per conferire un alone di mistero un accento mistico che investe le stesse provocatorie iconografiche, quel corredo di elementi di attrezzi di oggetti che accompagna queste pose. E’ così che opere pittoriche come Eclipsy  e Sublimazione possono suscitare nuove curiosità altre fantasie. Sublimazione, per non fare che un solo un esempio a parte i possibili rimandi aulici ad autore come Ashley o Girdet lascia intendere che nel bel corpo nudo si celano due modelle una tratta da una immagine fotografica l’altra  incognita. Chi si nasconde dietro il velo che copre il volto della ritrattata Non è forse la stessa Carla Pugliano?”