“In una scenografia di azioni, colori e sensazioni Carla Pugliano si allontana da un linguaggio consueto per concedere alla creatività immagini e oggetti in trasformazione, in movimento o in sofferenza che portano dentro di sé una storia da interpretare con la vita degli spettatori a confronto. Il ritmo del racconto è sequenziale, la comprensione della lettura, successiva. In valori apparentemente estetici si concretizza un’idea di linee autobiografiche che ne esalta la trama e l’interpretazione. E’ il suo rito, la sua recitazione, il suo brogliaccio. Non c’è solo sensualità nei corpi nudi di Pugliano, non c’è solo bellezza nei tratti, non c’è solo tensione nei contesti, non c’è solo racconto nei suoi quadri. I dipinti di Pugliano, strategicamente studiati, maliziosamente interpretati, materialmente profondi; catturano e rapiscono l’attenzione suscitando reazioni istintuali e immediate che sospendono una visione totale dell’opera così che la completezza del messaggio giunga in ritardo e quasi inaspettata. La dinamica raffinatezza delle forme trattiene gli sguardi sulla figura mentre la lettura del contesto è riservata ad una scoperta successiva in quanto la storia viene scomposta e offerta in più tempi. Il suono, il freddo, la paura, la fame, il pianto sgorgano dai sensi e travolgono chiunque in un aspetto armonico e intellegibile di tutta la scena. Mille sensazioni in un attimo vengono irruentemente trasposte in rilievi dinamici modellati come corpi vivi distaccati dal fondo con la forza plastica dei gesti. Infine, la costruzione completa del messaggio appare con i melograni, gli uccelli, l’anfora, il fuoco o i panneggi, o le maschere per rivelarsi come segreti e soluzioni dell’intero racconto. Pugliano supera la tradizione classica e sviluppa un suo stile individuale fatto di segnali crudi, immersi in una realtà fantastica o disciolti nella lucentezza perlacea di una delicata carnagione. Bellezza e fascino si alternano a forza e destrezza mentre nello splendore della femminilità, nella perfezione dei corpi, nel turbamento dei sensi vive una sorta di individualità e di umanità che esalta il percorso della donna dei nostri tempi. Come se fossero sul palcoscenico di un teatro, gli attori di Pugliano trasmettono l’umore dei protagonisti ritagliando nel contemporaneo la visione di una verità indesiderata, perché ciascuno di noi abbia modo di riappropriarsi della vita attraverso la conoscenza del proprio dolore”